Parrocchia San Domenico

Si abbassa il telo e appare l’opera!

La “crocifissione” di Nicola Tullo, artista di grande capacità espressiva e di raffinata sensibilità, da giovedì 6 Marzo 2025 è palese a tutti sul presbiterio della Chiesa Di San Domenico di Corato.

L’opera pittorica facente parte del patrimonio del patrimonio custodito nei locali della canonica sin dal tempo di don Cataldo Bevilacqua restaurata in seguito dall’attuale parroco don Luigi Tarantini, resterà per l’intero periodo quaresimale alla vista dei fedeli che, con fruizione attenta e meditata, avranno l’opportunità di coglierne la profondità di significato.

La tela è stata presentata da Patrizia Tullo e Pasquale Pisani, che hanno unito alla loro competenza professionale il calore del sentimento che, come figlia e genero dell’artista, li lega a lui. Ha iniziato. Patrizia con una chiara è interessante ricostruzione storica del complesso rapporto tra la Chiesa e l’arte, dalla fase medievale di simbiosi virtuosa fino al “divorzio” nella contemporaneità, con la successiva apertura di credito verso l’arte da parte di Papa Paolo VI e Papa Francesco.

Nicola Tullo ha scelto di confrontarsi con la trascendenza e il mistero, attraverso il processo di trasfigurazione che è proprio dell’arte e così nella sua ampia produzione dedica una parte considerevole al tema sacro. Pasquale Pisani, poi, presenta la sua lettura e analisi dell’opera, inserendola nella lunga storia artistica della crocifissione, che nel corso dei secoli si è snodata nel duplice senso di raffigurazione di tipo trionfale oppure come raffigurazione di avvilimento e mortificazione, con prevalenza dell’una o dell’altra secondo il clima culturale dell’opera e il gusto dell’autore.

Si riconosce nell’opera di Tullo un’originalità scaturita da un bisogno di innovazione, che lo porta a superare il dualismo iconografico tra il Cristo sofferente e il Cristo trionfante. L’osservatore, guardando l’opera i segni del dolore, ma anche i segni opposti come l’assenza dei chiodi e la torsione attiva del capo che rimandano all’idea della croce come simbolo della vittoria di Cristo. La morte e la risurrezione, il dolore e la vita si compongono così, suggerendo la luce della speranza nelle tenebre dell’umanità. È un crocifisso che rappresenta la sintesi dei contrari, con il corpo umano nella sua fisicità e nella sua grandezza e con il contrasto cromatico del bianco e del nero e dalle loro sfumature.

La “crocifissione” è lì ad attendere i fedeli nella speranza che il loro sguardo si soffermi su quella croce e su quel Dio che non trionfa, ma soffre, perdona e muore donando amore.

Enza de Ceglie – Barbara Nale

ARTICOLI CORRELATI

AREA RISERVATA
Copyright © Parrocchia San Domenico
Via San Domenico, 37 – 70033 Corato (BA)
Email: parr.sandomenicocorato@gmail.com – Telefono: 080 872 1402
Powered by  OFFICINE DEL VALORE